-NOTE-
Da Rivista Abruzzese XII (1897), II pp.75/87
di
Giacinto Pannella
I Escursione sul monte di Campli, il 13
settembre del 1896.
Chi vuole vegga:G.Pannella.Centenario
della prima ascensione al Gran Sasso d'Italia compiuta da
O.Delfico il 30 luglio 1794. E:Ascensione al Gran Sasso,
30 luglio 1896.
Nel 1885 fu ricostituito l'ufficio
forestale in Teramo e nell'Aprile del 1886 vi fu nominato
ispettore il cav. Luigi Angelini Teramano.In dieci anni
di rimboschimento e di vigilanza, alcuni fianchi dei
nostri monti si sono rivestiti di piante come questo di
Campli.Ma quanto resta a fare!
Se ne occupano Amary,Orsini,il Conte
Spada,Tenore,Filippi Pepe,Di Pietrangelo ed altri nei
loro scritti in prosa e in versi.
II Escursione sul monte di Civitella, il
17 settembre del 1896.
Dal Palma,Vol V,p. 212 si dice:ascrissi a
misura di difesa del Re Manfredi la fortificazione del
Castello del Re Manfrino nella gola fra la montagna di
Campli e la montagna di Civitella... Manfredi avrebbe
dato l'ordine di fortificare il castello,che da lui ha
preso l'alterata appellazione;ma nel breve tempo entro il
quale rimase incerta della via che terrebbero le forze di
Urbano IV e di Carlo Di Angiò, non gli sarebbe stato
possibile ergelo tutto dalle fondamenta,principiando dal
tagliare le calcaree pietre,che per circa la metà de
l'area ne compongono i massicci muri e le spugne,che
congegnati ancora tengono alcuni pezzi di volte. Anche
adesso del vecchio Forte restano grandiosi avanzi;ed in
migliore stato esser dovea nel 1263 ,allorchè,designato
punto di ritirata e di difesa,il minacciato re avrebbe
dato ordine di riattarlo ed ampliarlo.Il signor
Ermenegildo Iannarj di Pascellata,da me invitato ad
esaminare le reliquie del castello del Re Manfrino,mi ha
riferito esser patente che il fabbricato appartenga a due
epoche ben diverse: che la parte settentrionale sia,a non
dubitarne, di Romana costruzione,non così la
meridionale,nelle cui meno antiche e meno sode muraglie
si ravvisano materiali e rottami serviti ad anteriori
edifizi. Nella prima, che fu un vero sebben piccolo
castro,tuttavia si discerne la bocca o di cisterna o di
pozzo,ora affatto rincalzato dalle macerie;e nelle opere
posteriormente aggiunte è a rimarcarsi una torre
nell'angolo sud-est... Ved. anche l'opera del Barone
Domenico De' Guidobaldi:L'Antichissima Via Salaria Da
Roma a Vallorino,Napoli 1883.
Già in quelle Carte si vedono molte
indicazioni inutili, molte altre sbagliate o fatte con
metodo infelice. Invero, senza uscir dalle nostre
escursioni,molti segni e non poche linee vi sono ripetuti
senza necessità,l'altezza di Coccioli presso
Campli è sbagliata, Castello Arnano v'è detto
Colle Arenario, i Casini,le Masserie, sono indicati coi
nomi dei padroni che cambiano,invece che con
numeri,lettere ecc. come i casotti delle strade ferrate.
Nelle riproduzioni che fanno dovrebbero introdurre queste
ed altre correzioni e metodo razionale.Ma di queste carte
, per altro,utile fatica,torneremo ad occuparci in altra
occasione.
È mio piacere ricordare quei che presero
parte con me alle escursioni, e il ricordo giungerà loro
mio saluto,chè il monte ci unì e il piano ci divide:il
Capitano A.Faletti di Asti, direttore dei conti del
distretto militare di Alessandria,A.Alessandrini di
Parma, vice segretario delle Intendenze di Teramo, il
dott. F. Iannetti di Molviano in quel di Campli, Giovanni
e Domenico Fidanza da Paterno di Campli, Francesco
Franchi di Villa Ripa e Bernardino D'antonio di Guazzano.Seguivano
tre pedoni e tre cavalli.
III Escursione alla grotta di S.Angelo e
alla Porta di Ferro, il 24 settembre del 1896.
Sono di pietra nera.La prima,lunga m. 1.95,
larga0.80 e alta 0.12; laseconda, lunga m. 1.58,larga 1.08
e alta 0.9.
Diamo alla luce per la prima volta questa
importante iscrizione che ci rivela uno dei più antichi
artefizi dei tempi di mezzo.Notiamo,per amore di
esattezza,che del cognome si vede chiaramente Sol
del principio e ti della fine;pare la
lettera di mezzo un i; quindi leggiamo Soliti.
Veggasi la preziosa opera del dott.
Concezio Rosa nelle pagine 32 e seguenti:Ricerche di
Archeologia preistorica sulla valle della Vibrata
nell'Abruzzo Teramano.L'età della pietra,Firenze,Pellas
1871.Egli ha studiato come sedi de l'uomo nell'età della
pietra le 45 grotte o caverna che sono intorno alle falde
de la sola montagna di Civitella, e nella maggior parte
ove più, ove meno, ha rinvenuti i segni di dimora degli
uomini primitivi in armi e utensili di pietra, in ossa
e ceneri ed altre reliquie di uomini e di bestie.Vi
fece alcuni studi, ma conchiude che altri bisogna farvene.
È questione di forti spese per accedervi e praticarvi
entro gli scavi. Oggi, dopo gli studi d'un generoso
cittadino,credo dovere del Governo farne dei nuovi,
richiesti dalla Scienza Preistorica. Questoaspetta forse
di darne l'onore a'Francesi,a' Inglesi,magari a'
Tedeschi? Anche in quel di Chieti il De Nino ha rinvenuto
segni di vita preistorica (Ved. q. fasc. a "Note e
Corrispondenze"); anche là, quindi, ragione di
ricerche e scavi.
Non solo questa di S.Angelo, a mezzodì,
ma "parecchie altre,osserva il Rosa, di queste
caverne nei primi tempi cristiani furono dedicate a Santi
e furono addette ad uso sacro; anzi servirono di ritiro a
solitari,che abbandonando il mondo,condussero in quei
burroni e in quelle spelonche vita tutta contemplativa e
di penitenza". I nomi stessi di molte lo ricordano:grotta
di S.M.Scalena,grotta di Fede,grotta di
S.M.Maddalena.grotta di S.Francesco,grotta
di S.Marco,grotta di SAngelo A settentrione
sopre S.Vito Teramano.Ancora esiste a Civitella una
congregazione detta di S.Michelearcangelo. I confratelli
nel giorno della festa vanno processionalmente
salmeggiando alla grotta di S. Angelo,vi ascoltano la
Messa e vi fanno Comunione; poi vengono rifocillati dal
Priore di Villa Ripa con latte,frutta e pane.La prima
chiesa dei primi cristiani di quei dintorni pare sia
stata la grotta di S.Angelo e l'Archimandrita il loro
primo pastore.Sotto questo aspetto,visitando,nelle falde
e nei fianchi, le 45 grotte de la montagna di Civitella,
noi salutiamo la Tebaide de l'Abruzzo Teramano!
Ne abbiamo preso nota di parecchie belle
e importanti, e le narreremo.
Così ne discorre il Rosa: la caverna di
Scocchietti è Abitata la maggior parte dell'anno da un
pastore così soprannominato che divide con le sue capre
quella dimora.È un robusto vecchio settuagenario che io
vidi mentre menava i suoi animali alla pastura, e con lui
parlai....O.c. pag 34.
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