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Eremo di Santa Maria Interfoci.

Di questo eremo se ne era persa la collocazione. Citato nei documenti e dagli storici rimaneva una incognita del perché fosse caduto nell'oblio, il sottoscritto di recente è pervenuto alla soluzione, i link posti sotto ne danno la spiegazione.
Da Galiè-Vecchioni -Macchia e il suo territorio: “..vicino all’abitato era situato l’eremo benedettino di Santa Maria Interfoci, così chiamato perché posto tra le due Macchie (da Sole e da Borea), in una grotta sul fondovalle. Fu abbandonato perché la vicinanza alle case non permetteva ai monaci di condurre una vita solitaria di penitenza.”

Questa affermazione è interessante, perché nonostante non sia esatta nel definire la collocazione dell’eremo, ha una sua verità quando dice ”fu presto abbandonato”, questo però fu (forse) a causa della vicinanza al Castello, che sappiamo subì assedio nel 1273, con le truppe sul fosso del Lago ,dove è l’eremo. A ricordo dell’assedio il fosso è detto anche Rivolta. (l’assedio del Castello del 1273 da Ascoli nel Piceno di S. Balena).

L’abbandono però non determinò l’oblio totale: si trova citato nei documenti fra le pertinenze di  Sant’ Angelo a Volturino, è possibile trovare nella grotta qualche frammento ceramico ed il nome “foci” è rimasto nonostante i secoli passati.

Una convinzione diffusa è che gli eremiti si dislocassero nelle grotte in fuga dal mondo e dagli uomini. Frequentando questi posti si percepisce che essi dovevano avere un peso importante nella vita di questa società agro-pastorale, dando assistenza morale, religiosa e materiale e ricevendo a loro volta. Gli eremi di Santa Maria Interfoci, San Francesco alle scalelle e quello di San Marco sulla m. di Campli, segnano con la loro collocazione, il tracciato antico di attraversamento delle gole, questo ci dice che in fondo gli eremiti si relazionavano con la società più di quanto si pensi. ( S.Balena - Ascoli nel Piceno: gli eremiti)

Approfondimenti:

 

Le foto che seguono datano 11/ott/2011

Dal castello di Manfrino, l'eremo è nel quadrante basso a sinistra.

E- antico insediamento di Maccla, C- freccia deviazione, B-eremo santa Maria Interfoci, H-sasso san Francesco.

visualizza in google maps (clicca)

valanga del gennaio 2017
esiti delle slavine del gennaio 2017, il fosso del lago coperto dai faggi strappati al brecciaio sulla montagna dei fiori, i pallini gialli evidenziano il sentiero che porta al castello, sul lato est.
valanga del gennaio 2017
Torna il brecciaio fino al fosso, la slavina ha reso molto difficoltoso raggiungere l'eremo, occorre lavorare per ripristinare una traccia.
dall'interno verso il "Fosso del Lago".
 
l'eremo dal fosso del lago. La foto è del nov-2012
Frammenti che testimoniano un vissuto umano nella grotta.
Lo strato di terra per realizzare un piano di calpestio orizzontale. Con l'abbandono la naturale erosione tende a cancellare le tracce della storia del luogo.
In alto incombono i ruderi del Castello .
A non più di 20 m la grotta quasi scompare.
Nelle vicinanze una graziosa " dépendance".
In alto il Foltrone; sulla sinistra l'eremo coperto dalla vegetazione.